Il bullismo uccide!
In occasione della Giornata nazionale e internazionale contro il bullismo ed ogni forma di violenza ad esso correlata, oggi vedremo di cosa si tratta, quali sono le tipologie di bullismo e come contrastarlo.
Quello del bullismo è un fenomeno caratterizzato da atti aggressivi e persecutori nei confronti di persone che sono realmente o idealmente percepite come "diverse" dalle altre, o nel caso dell'adolescenza, "diverse" dal resto del gruppo. Questi atti aggressivi e persecutori sono caratterizzati da ripetitività , intenzionalità ed asimmetria di potere, reale o percepita, tra la vittima e il bullo
In questo fenomeno i ruoli sono ben definiti. C'è il bullo, che è colui che mette in atto le aggressioni e le umiliazioni nei confronti della vittima. C'è, la vittima, che è quella subisce le ripetitive aggressioni e poi ci sono gli astanti passivi, che sono coloro che guardano senza reagire alle prevaricazioni perpetrate dal bullo.
La figura professionale dello Psicologo è fondamentale nell'individuazione tempestiva del disagio psicologico delle vittime e degli abusi verbali, fisici e psicologici attuati dai bulli al fine di arginare lo sviluppo di conclamati disturbi psicologici derivanti da questo fenomeno. Inoltre, è indispensabile nella promozione delle risorse mentali delle vittime che si trovano a vivere questi episodi in fasce d'età delicate, come quelle dello sviluppo o dell'adolescenza.
Le disastrose conseguenze che il bullismo ha su chi ne è vittima sono: ansia, depressione, attacchi di panico, agorafobia, isolamento sociale, dipendenza, scarsa autostima e nei casi più gravi suicidio e psicosi.
Il bullismo può essere diretto o indiretto:
-diretto: gli atti aggressivi sono diretti alla vittima in prima persona;
-indiretto: la vittima subisce le aggressioni per vie trasversali, per esempio attraverso la diffusione di informazioni personali delicate o facendo circolare pettegolezzi diffamatori per screditare la credibilità e l'affidabilità della persona.
Quali sono le tipologie di bullismo?
Ci sono diverse tipologie che caratterizzano gli atti aggressivi e persecutori tipici del bullismo:
-bullismo verbale: caratterizzato dall'uso del linguaggio per arrecare danno alle vittime attraverso l'uso di nomignoli o parole dispregiative;
-bullismo fisico: caratterizzato da aggressioni fisiche come colpi, spintoni, pizzichi, schiaffi, calci e pugni e distruzione o sottrazione di oggetti personali;
-bullismo sociale: questa tipologia è messa in atto attraverso l'esclusione sociale e l'isolamento delle vittime dal gruppo sociale o diffondendo menzogne e falsità con l'intenzione di ledere la dignità della vittima;
-cyberbullismo: tipologia che si manifesta con l'uso di internet e dei social per diffamare le vittime e danneggiarne l'autostima.
Parlare delle aggressioni e denunciarle non è sinonimo di incapacità o debolezza. L'unico modo per far emergere tali comportamenti e parlarne con i genitori, con i professori e con gli psicologi. Molti studi evidenziano come i danni psicologici derivanti dal fenomeno del bullismo sono molto più gravi e duraturi rispetto a quelli fisici.
Esistono diverse strategie che lo Psicologo può attuare per favorire l'elaborazione delle emozioni, ricostruire la fiducia, l'autostima e la salute psicologica delle vittime di bullismo. La prevenzione e la sensibilizzazione sono essenziali per contrastare l'insorgenza del bullismo a qualsiasi età e in qualsiasi ambito. Accanto alla prevenzione è fondamentale anche lo sviluppo delle life skills, ovvero abilità cognitive, emotive e relazionali. Le life skills sono necessarie per l'acquisizione di comportamenti efficaci ed adattivi per affrontare positivamente la vita.
Le life skills ono suddivise in 3 categorie: emotive, cognitive e relazionali.
-emotive: consapevolezza di sé, buon livello di autostima e autoefficacia, gestione delle emozioni e dello stress;
-cognitive: pensiero critico, decision making, pensiero creativo e problem solving;
-relazionali: comunicazione efficace ed assertiva, empatia e relazioni efficaci,
Il bullismo uccide! Diciamo basta al bullismo. #UNITETOENDBULLYING
Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo