30 gennaio 2023

Il Fitness Cognitivo-Emotivo

Cos'è il fitness cognitivo-emotivo

Con tale termine si fa riferimento alla convinzione di allenare la mente progressivamente e quotidianamente al fine di aumentare l'autoefficacia e di conseguenza l'autostima. Una buona pratica regolare, in principio non necessariamente intensiva, previene il disagio psicologico attraverso l'allenamento per il miglioramento e la massimizzazione delle risorse cognitivo-emotive dell'individuo. 

Le fondamenta di questo innovativo intervento psicologico si basano sulla promozione e sulla gestione delle proprie risorse cognitive ed emotive nel fronteggiare eventuali problematiche. 

I fattori essenziali del fitness cognitivo-emotivo sono: 

- la soddisfazione per il presente, che fa emergere quali sono gli aspetti più importanti della vita grazie all'analisi delle esperienze e della loro valorizzazione; 

- il potenziamento dell'autostima, che rende possibile la valutazione di sé stessi e delle proprie capacità attraverso un buon livello di autoefficacia; 

- il miglioramento della responsabilità, ovvero l'abilità di rispondere nella maniera più ottimale alle cose nel momento stesso in cui succedono, perché dopo potrebbe essere troppo tardi. L'abilità di rispondere efficacemente agli stimoli e agli eventi consiste nell'agire con fermezza e precisione nel preciso momento in cui c'è bisogno di agire.

Ogni scelta, anche quella più semplice o quella più istintiva, presuppone l'espressione delle proprie capacità cognitivo-emotive che sono la base del proprio patrimonio di risorse mentali, prodotto delle esperienze di vita. 

Il fitness cognitivo-emotivo richiede training completi e continuativi che garantiscono la realizzazione del "Progetto di Vita" di ogni individuo. 

I punti chiave di un buon training sono: 

- l'individuazione: ossia, individuare lo scopo di vita, rispondendo alla domanda "dove voglio andare?"; 

-il potenziamento: focalizzarsi sulle conoscenze dello scopo di vita, rispondendo alla domanda "quali informazioni ancora devo apprendere?";

- la verifica: vagliare tutte eventuali le possibilità che ci sono per raggiungere lo scopo di vita, rispondendo alla domanda "quanti e quali modi ci sono?"; 

- la creatività: trovare modi alternativi ed innovativi per la realizzazione dello scopo di vita;

- l'identificazione: identificare, tra le possibilità esaminate, qual è il sentiero giusto da percorrere, rispondendo appunto, alla domanda "quale sentiero è il più giusto da percorrere?"; 

- l'azione: passare all'azione abbandonando l'inerzia, ovvero agire in maniera risoluta, determinata e consapevole per realizzare il "Progetto di Vita", rispondendo alla domanda "ora sono pronto?". 

Tutti questo elementi, insieme, concorrono nel processo di massimizzazione delle nostre risorse cognitivo-emotive, nonché della flessibilità, dell'elasticità e dell'efficienze cerebrale migliorando il benessere psicologico.  

Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo




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