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03 marzo 2022

La Meditazione della montagna

Una tecnica che aiuta a superare ansia e stress e ci permette di essere maggiormente presenti e radicati nel momento presente, nel qui ed ora, è sicuramente la pratica della Mindfulness-Meditazione della montagna. 

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Essa è una tecnica meditativa che permette di richiamare alla mente sensazioni di natura positiva, come la fermezza, la forza, la stabilità, l'equilibrio e il radicamento. Il funzionamento di tale tecnica è basato sulla visualizzazione mentale dell'immagine della montagna e ciò consente l'evocazione di stati di benessere psico-fisico. A mano a mano, la respirazione diventa sempre più tranquilla, ritmica ed equilibrata, la mente si rasserena ed entriamo in uno stato di rilassamento sempre più profondo. Cosi', anche l'energia interiore ha la possibilità di fluire liberamente, senza alcuna costrizione. Qui il concetto di "flow", flusso, è molto importante. In psicologia, il flow, denominato anche esperienza ottimale, è uno stato di coscienza o consapevolezza in cui un individuo si trova completamente immerso in un'attività. 

Attraverso la visualizzazione mentale della montagna e di conseguenza la trasformazione interiore in essa, praticando questo tipo di meditazione, possiamo appropriarci interiormente delle sue peculiari caratteristiche positive di forza, stabilità ed equilibrio e farle nostre. In questo modo, tali caratteristiche ci aiuteranno ad affrontare le difficoltà che ci troviamo a vivere nella quotidianità, sostenendo ogni momento della nostra vita con una forte consapevolezza, hic et nunc. 

Come funziona la Meditazione della montagna? 

Per prima cosa, è necessario immaginare una montagna di cui conosciamo tutte le caratteristiche fisiche più importanti. Fermezza, forza, stabilità, concretezza, equilibrio e radicamento. La posizione ottimale è quella seduta con le gambe incrociate e la schiena dritta: già tale posizione permette di avere un senso di stabilità. Ci si prende qualche minuto (2 minuti) per radicarsi nel momento presente, nel qui ed ora e si inizia a concentrarsi. 

Si procede con la visualizzazione mentale della montagna. Si immagina che il corpo diventi la montagna stessa, quindi, forte, fermo, radicato, equilibrato. Le gambe costituiscono la base, le spalle e le braccia i suoi versanti, la colonna vertebrale l'asse di mantenimento e la testa la cima della montagna. Successivamente, ci si concentra maggiormente sull'essere presenti nel qui ed ora, ben centrati e radicati. Si procede, visualizzando i mutamenti che la montagna subisce come ad esempio, il giorno e la notte e le rispettive caratteristiche. Il cambiamento delle stagioni e le rispettive caratteristiche. E' importante notare ogni cambiamento, anche il più piccolo. Se notiamo i cambiamenti che avvengono in inverno, come ad esempio le intemperie o le tempeste di neve e i nubifragi, possiamo notare come la montagna resta stabile, ferma, forte e ben radicata con le sue profonde radici. Passato l'inverno e le intemperie, notiamo come arriva l'estate che porta la sua luce, il suo calore, la sua quiete e la sua solidità. Attraverso l'osservazione mentale dello scorrere delle stagioni e dei relativi cambiamenti, notiamo come, per ogni stagione, possono formarsi nubi che oscurano la montagna, ma poi con il fluire del cambiamento passano, rivelando tutta la maestosità della montagna. Si osserva il flusso del cambiamento, accettandolo, senza opporgli resistenza. 

Una volta fatto tutto ciò, si portano le qualità della montagna (forza, fermezza, stabilità, equilibrio, concretezza, radicamento e maestosità) all'interno della nostra vita, specificamente nella nostra giornata. In questo modo, le stagioni della vita andranno e verranno, ci trasformeranno, ma le nostre caratteristiche che ci contraddistinguono e ci rendono unici rimarranno invariate, conservando la nostra essenza interiore. Attraverso questa tecnica Mindfulness, ci sentiremo più consapevoli, più presenti e radicati nel momento presente, più fermi, stabili ed equilibrati. Come sostenuto da Jon Kabat-Zinn, attraverso l'identificazione con la montagna e le sue caratteristiche positive di forza, possiamo legare tali caratteristiche alla nostra vita e farle nostre identificandoci in esse. Possiamo fare uso delle energie positive per supportare i nostri sforzi per fronteggiare ogni momento di difficoltà, di ansia e stress, incontrando ogni momento presente con atteggiamenti di mindfulness, equanimità e chiarezza. 

Praticando questa tecnica con regolarità possiamo renderci conto che, è proprio dal vissuto delle tempeste che giungiamo a conoscere un silenzio interiore più profondo e alla consapevolezza di una forza e una stabilità che non avremmo mai pensato di avere.


Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo  

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