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20 marzo 2022

I Disturbi dell'Alimentazione (DCA)

I Disturbi dell'Alimentazione (DCA) sono molto comuni e possono mettere in pericolo la salute psicofisica dell'individuo che ne soffre. La loro rilevanza clinica e sintomatologica ha determinato il loro inserimento nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali). Essi costituiscono un complesso psicopatologico vasto ed intricato che determina un persistente quadro clinico che presenta un'alterazione delle modalità di alimentazione e dei conseguenti comportamenti che ne derivano.

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Cosa determina i DCA? 

I processi psicologici che si trovano alla radice dei DCA sono i punti critici a cui prestare molta attenzione. Infatti, è proprio da questi che si sviluppa la genesi delle problematiche legate all'alimentazione disfunzionale. I Disturbi dell'Alimentazione sono determinati da un insieme multifattoriale composto da: 

- fattori di predisposizione (genetici, psicologici, ambientali, culturali); 

- fattori precipitanti (ad esempio: problematiche psicologiche in un momento di vita particolare, diete molto restrittive, ansia e stress); 

- fattori di mantenimento (attività che fungono da rinforzo positivo rispetto al comportamento alimentare disfunzionale). 

Quali sono le cause psicologiche dei DCA? 

Molteplici sono le cause alla base dei disturbi dell'alimentazione e le più frequenti sono: di origine traumatica (eventi traumatici elaborati in modo disfunzionale o non elaborati; dinamiche sociali disfunzionali e disadattive; stress, ansia e depressione; i diversi passaggi tra le differenti fasi evolutive e/o eventi di significativa importanza; problemi di autostima; percezioni errate rispetto al proprio corpo e a ciò che viene ingerito. 

Tutti questi elementi vanno ad innescare la miccia che porta all'inevitabile scoppio dei Disturbi dell'Alimentazione che a loro volta innescano dei meccanismi psicologici disfunzionali e disadattivi attraverso i quali, il cibo viene utilizzato per veicolare il comportamento e le emozioni in termini di compensazione emotiva. 

I Disturbi Alimentarsi più diffusi oggi, nel circa 90% della popolazione mondiale, sono: l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder (abbuffate incontrollate). 

- Anoressia nervosa: chi ne soffre cerca disperatamente di mantenere il proprio peso corporeo il più basso possibile mediante intensa attività fisica, drastica diminuzione dell'apporto calorico inducendosi vomito per assicurarsi di non ingrassare; 

- Bulimia nervosa: i soggetti che ne soffrono praticano ingenti abbuffate seguite da pratiche che mirano allo svuotamento dello stomaco per liberarsi delle calorie ingerite attraverso il vomito autoindotto, l'uso di diuretici o di lassativi. 

- Binge Eating Disorder: questo disturbo è molto diffuso ed è caratterizzato da abbuffate ingenti ed incontrollate in un particolare lasso di tempo in cui gli altri di solito non riuscirebbero mai a mangiare una quantità di cibo cosi' grande. Si associa la sensazione di perdita di controllo sul proprio comportamento alimentare e sentimenti di autodenigrazione. Lo scopo è quello di gestire le emozioni.

I DCA possono essere curati? 

Certo! 

La cura dei Disturbi Alimentari non deve essere pensata solamente in termini di mera correzione della condotta alimentare. Al contrario, essa deve mirare ad indagare quelle che sono le cause psicologiche sottostanti l'esordio del disturbo. E' fondamentale effettuare un percorso psicologico che miri ad indagare il profondo dell'individuo e quindi, quali sono le cause reali della sofferenza. Mirando a ciò, è possibile non solo operare una modificazione del comportamento alimentare disfunzionale che produca effetti positivi sulla manifestazione sintomatologica dei DCA, ma anche scavare e far emergere le cause più profonde della sofferenza psicologica che li ha scatenati. 

I percorsi psicologici, con psicologi esperi di nutrizione per risolvere i DCA sono necessari per permettere all'individuo che ne soffre di prendere innanzitutto consapevolezza dei disturbi alimentari che lo affliggono, delle conseguenti condotte disfunzionali e delle problematiche psicologiche sottostanti. 

Uscire dalla gabbia dei DCA non è semplice! Occorrono pazienza e dedizione! La durata dei trattamenti di solito varia dai 3 mesi e o può arrivare anche ad un anno. E' importante ribadire che, per risolvere i Disturbi dell'Alimentazione, la ristrutturazione del proprio Sé, il proprio nucleo di personalità e la sua analisi sono la via maestra per risolvere le cause psicologiche profonde di questi disturbi. Non bisogna fermarsi solo agli aspetti superficiali come la semplice correzione della condotta alimentare. Concludendo, è necessario promuovere un modello di benessere psico-fisico che sia orientato all'equilibrio tra mente e corpo fondamentale per il benessere psicologico della popolazione mondiale. 


Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo 

26 gennaio 2022

I Sogni

Cosa sono i sogni? 

I sogni sono attività psichica che si verifica durante le fasi più profonde del sonno, le fasi REM, che normalmente hanno luogo circa 60 minuti dopo che ci siamo addormentati. Un sogno può contenere immagini, suoni, visioni, pensieri ed emozioni che possono essere comprensibili o meno chiari. Tutte le componenti di un sogno hanno a che fare con la nostra mente e costituiscono pezzi di puzzle indispensabili che vanno a formare un desiderio. 

Secondo Freud i sogni sono immagini che noi mandiamo a noi stessi. In pratica, i sogni sono la via diretta per il nostro inconscio che Freud ha definito "il luogo del rimosso".  I sogni funzionano per simboli, ci comunicano un contenuto psichico rimosso ed originano da un desiderio inconscio. In questo modo, ci portano un messaggio che possiamo decifrare interpretando il contenuto onirico. A cosa serve interpretare un sogno? Interpretando un sogno possiamo essere in grado di dargli un significato e capire il messaggio nascosto che si cela dietro il nostro sogno. 

A cosa serve un sogno? Qual è la sua funzione psicologica? 

Il contenuto del sogno che abbiamo fatto può far emergere un problema che ci affligge liberando quegli impulsi che, durante la giornata abbiamo dovuto reprimere. Attraverso il sogno entriamo in contatto con il nostro inconscio. Ci sono molte teorie sui sogni, quella più nota è sicuramente la teoria freudiana. Secondo Freud, attraverso i sogni formuliamo e manifestiamo dei desideri che quando siamo svegli non avremo mai il coraggio di esprimere consapevolmente per renderli reali. Ne "L'interpretazione dei sogni" Freud distingue due tipologie di contenuti: i contenuti manifesti e i contenuti latenti. I primi, sono i contenuti di cui facciamo esperienza per tutta la durata del sogno, mentre i secondi, incarnano il vero significato psicologico. Studi recenti sostengono che il vero significato onirico sia da ricercare all'interno del contenuto manifesto. Tuttavia, è bene considerare ogni aspetto di un sogno affinché sia possibile fornire una rappresentazione più completa e di maggior significato. Quindi, l'interpretazione di un sogno serve a svelare i misteri dei nostri desideri più profondi e a capire meglio noi stessi. 

Sogni ricorrenti? 

Se sogniamo può volte lo stesso contenuto molto probabilmente il nostro inconscio ci sta spingendo ad affrontare un problema che di solito tendiamo a respingere o ignorare. Come sostiene Tina Goodin "Il sogno ricorrente simboleggia un'urgenza, invitandoci a lavorare sul sogno stesso per comprenderla". Le attività psichiche che si verificano nel sogno sono il prodotto dei nostri desideri inconsci più nascosti. 

Il desiderio umano di sapere cosa accade realmente nella nostra testa e che potrebbe esserci qualcosa che "scalcia" per raggiungere la superficie è davvero affascinante e trainante. Quindi, perché ignorare i nostri sogni? La cosa migliore che possiamo fare è prendere coscienza del nostro mondo onirico e trasformare in realtà il significato sia latente sia manifesto di ciò che sogniamo. Ne trarremo sicuramente beneficio attraverso l'aiuto di un bravo psicologo che mediante il racconto del nostro sogno saprà aiutarci ad entrare in connessione con il mondo onirico e svelare il messaggio che l'inconscio sta tentando di mandarci.  

Vediamo insieme alcuni simboli che spesso ricorrono nei nostri sogni. 

- Sognare di volare: simboleggia il desiderio di libertà, il volersi liberare da un peso che danneggia il nostro animo 

- Sognare l'acqua o il mare: sognare l'elemento acqua possiede molteplici significati, ma tutto dipende dal come si sogna lo stato dell'acqua. Calma, agitata, limpida, sporca. Può simboleggiare un cambiamento interiore, il vedersi sotto una nuova luce, il voler ricominciare

- Sognare una scatola: rappresenta il soffocamento delle emozioni e dei sentimenti 

- Sognare la luna: simboleggia la parte più celata del nostro animo, quella più introspettiva che ci spinge a credere nelle nostre sensazioni 

- Sognare una strada: rappresenta il nostro percorso di vita e alle decisione che ci hanno condotto in quel preciso istante della nostra esistenza 

I sogni sono essenziali per la salute del nostro cervello ed interpretarli ci aiuta a migliorare il nostro benessere psico-fisico. 

Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo

Alzheimer: killer silenzioso del millennio

Oggi sono molte le patologie neurologiche che influenzano lo stile di vita e ciò che fa la differenza rimane la prevenzione. L'Alzheimer...