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03 gennaio 2023

Una Guida per i Buoni Propositi del Nuovo Anno

Buoni propositi per il Nuovo Anno 2024.

Secondo gli psicologi la metà di noi, alla fine dell'anno, stila un elenco di ciò che vorrebbe cambiare. Alcuni studi, però, mostrano che intorno a giugno 6 soggetti su 10 hanno già mollato.

Tuttavia, se affrontati nel modo giusto, i buoni propositi possono davvero aiutarci a migliorare. L'inizio di un nuovo anno è un buon momento per porsi nuovi obiettivi. 

Ma come possono essere raggiunti? 

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Vediamo ora alcuni passi per raggiungere un buon proposito.

1. Determinazione: Innanzitutto, è bene farsi un esame di coscienza ed operare un esame di realtà, con l'obiettivo di comprendere quali sono i cambiamenti più importanti da compiere. Molte volte succede che ci poniamo obiettivi che gli altri considerano rilevanti, ma che in realtà non lo sono per noi. Questa spinta sociale, che arriva dall'esterno, è però destinata ad estinguersi in un batter d'occhio e non ci sostiene nei momenti di impegno e difficoltà che dobbiamo affrontare quando abbiamo il desiderio di attuare un cambiamento.

2. Realismo: è fondamentale essere realistici (ma non esageratamente!). Non si possono perdere 20kg,  né trovare l'anima gemella da un giorno all'altro. Il rischio è quello di essere vittime della sindrome della falsa speranza, ovvero un circolo vizioso fatto di propositi, fallimenti e nuovi sforzi, con l'obiettivo di cambiare se stessi. Invece, è fondamentale individuare gli obiettivi SMART, specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e basati sul tempo. 

3. Precisione:  Inoltre, per raggiungerli occorre essere molto precisi. Non è sufficiente affermare che "affronterò la vita con più motivazione"! Bisogna vincolarsi con la formazione di un programma ben strutturato, con giorni e orari ben definiti. A tal proposito, uno studio ha evidenziato che, la programmazione dettagliata delle azioni da intraprendere per realizzare buoni propositi moltiplica per 10 le probabilità di essere ancora concentrati su quell'obiettivo 6 mesi dopo essersi posti uno specifico obiettivo.

4. Fisiologia delle tentazioni: studi di neurofisiologia, lo confermano. Quando cerchiamo di resistere alla blandizia del cibo, di una sigaretta, deve entrare in azione la capacità di ritardare una gratificazione immediata per raggiungere una ricompensa futura più grande. L'ippocampo gioco un ruolo importante in questo meccanismo.

 5. Evitare le tentazioni: è estremamente importante prestare  grande cura nell'eliminare le tentazioni. Il problema non è legato al momento di "debolezza", ma al fatto che, se vengono assecondate continuamente, le tentazioni si tramutano in vere e proprie ossessioni e conseguentemente in abitudini tossiche. Spesso le tentazioni sono legate al desiderio di qualcosa che non è sano, appagando il proprio desiderio nell'immediato senza tener conto delle conseguenze. Senza contare che cedere alla tentazione può suscitare insoddisfazione, tristezza e colpa.

6. Una lezione che arriva dallo sport (esperienza che ho provato in prima persona essendo stato un atleta agonista). Alcune volte potremmo non riuscire però a far prevalere il ragionamento, per cui sarà la gratificazione immediata ad avere la meglio. A tal punto è importante evitare l'errore di considerare una singola o sporadica caduta come la prova della propria incapacità. Ciò equivale a mettere una x definitiva sul buon proposito. Tuttavia, è possibile trasformare un obiettivo a lungo termine in una ricompensa quotidiana a breve termine. Questo è il caso dello sport che, anche a piccole dosi produce emozioni positive, che spingono a non arrendersi mai. Le neuroscienze cognitive hanno dimostrato che lo sport aumenta notevolmente la determinazione (provare per credere!).

Una regola d'oro da non dimenticare è che premiarsi inizialmente per aver raggiunto un buon proposito non basta, in quanto i premi sono degli stimoli esterni e non hanno un reale effetto in termini di determinazione e/o motivazione. Ciò che è veramente importante è crederci. La convinzione interna di poter cambiare, definita in psicologia "senso di autoefficacia", è determinante per mantenere i propri propositi.

Raggiungere i buoni propositi non è solo una questione di forza di volontà, ma è il risultato di una programmazione dettagliata. Solo muovendoci su questa strada alla fine saremo in grado di stabilire i nostri buoni propositi per il nuovo anno in modo realistico, concreto e sostenibile.

Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo

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