14 dicembre 2022

Il Natale produce cambiamenti nel cervello


Il Natale produce cambiamenti nel cervello e tali cambiamenti coinvolgono l'ambiente circostante e stimolano la produzione di neurotrasmettitori importanti quali la dopamina, la serotonina, l'adrenalina e l'ossitocina. Il Natale è quindi una festività ricca di stimoli ambientali, sociali, emotivi ed affettivi che hanno effetti diretti sul cervello. 

A tal proposito, uno studio scientifico ha evidenziato che, il periodo natalizio è in grado di produrre un'attività cerebrale diversa rispetto agli altri periodi dell'anno. Di conseguenza, i cambiamenti ambientali e abitudinari producono modificazioni cerebrali. 

Lo studio della Copenaghen University ha svolto proprio una ricerca per determinare gli effetti del Natale sul cervello. L'obiettivo era quello di localizzare l'effettiva posizione dello "spirito del Natale" all'interno dell'attività cerebrale di 48 soggetti attraverso l'utilizzo della risonanza magnetica funzionale. I partecipanti erano suddivisi in due gruppi: il primo, costituito da soggetti che prendevano parte ai preparativi della festività e che quindi mostravano un atteggiamento positivo nei confronti del Natale; il secondo, costituito invece, da soggetti che non prendevano parte ai festeggiamenti. 

Tale studio ha mostrato che, l'attivazione cerebrale di alcune aree cerebrali dopo aver mostrato stimoli relati alla festività era maggiore. In particolare, la corteccia cerebrale motoria sensoriale, la corteccia cerebrale motoria primaria, la corteccia premotoria e il lobo parietale mostravano una maggiore attività cerebrale. Al contrario, nel secondo gruppo di soggetti ciò non avveniva. 

Ma che significa tutto questo? 

Per prima cosa, vuol dire che coloro che reagiscono positivamente allo "spirito del Natale" mettono in gioco aspetti cognitivi come la memoria, il ricordo, le sensazioni motorie e inoltre, attivano ricordi ed evocazioni profonde provenienti dall'infanzia. 

Naturalmente non si può generalizzare, ossia non è possibile stabilire come tali cambiamenti avverrano. Ciò che è possibile fare invece, è stabilire quali sono i fattori predisponenti che hanno un maggiore potenziale per generare queste modifiche nel cervello. 

I fattori predisponenti 

- Acquisti e impegni sociali

- Cantare in compagnia: riduce lo stress e rafforza i legami

- I regali e il Natale: il donare e il ricevere dei regali produce senso di soddisfazione emotiva. Infatti, la generosità è strettamente correlate con il rilascio di dopamina e di endorfine che aumentano il senso di benessere. 

- La generosità: spendere soldi in regali da fare agli altri aumenta la felicità. 

- La famiglia: non c'è Natale senza una famiglia. La sensazione di calore che si prova stando intorno ad un tavolo circondati dalle persone che si amano e che ci amano è prodotta dall'ossitocina, l'ormone dell'amore.

- Il contatto con gli altri: è positivo arricchirsi dell'atteggiamento festoso e natalizio proprio e degli altri instaurando più contatti sociali con le altre persone. 

- Nuovi propositi

- Pianificazione di nuovi obiettivi

Il Natale è quindi un periodo meraviglioso e per questo sarà difficile trovare qualcuno che gli sia totalmente indifferente. Calarsi mentalmente ed emotivamente in tale periodo consente di vivere pienamente nel qui ed ora alimentando i cambiamenti positivi che il Natale è in grado di produrre. Inoltre, utilizzando una metafora, il Natale è la celebrazione della rinascita e della trasformazione. L'inizio del cambiamento che conduce alla primavera e di conseguenza alla fioritura. Questo getta il seme per riflettere di più su se stessi e sul proprio mondo interiore, accantonando i pensieri passati. In tal modo, fiore dopo fiore, ha inizio la primavera interiore. 

Dott.re Ricci

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