La mia passione per l'arte mi spinge spesso ad analizzare dal punto di vista psicologico le opere che mi colpiscono di più e che secondo me sono cariche simbolicamente. Una di queste opere è sicuramente "Il Seminatore" di Van Gogh. Il pittore era solito ritrarre le persone che incontrava e che lo colpivano maggiormente e che secondo lui erano definibili come "tipi caratteristici", i quali simboleggiavano la parte più umana e, se vogliamo, anche più pura dell'esistenza. Qui, specificamente, "Il Seminatore" assume un valore simbolico che allude alla nascita, alla costruzione consapevole, alla creazione e all'aspettativa di qualcosa che avverrà .
Ma che significato ha psicologicamente?
La nostra società ha drasticamente accorciato tutti i tempi se non addirittura annullato il tempo delle attese e delle aspettative. Si è ormai perso il profumo e la bellezza della "semina". Vale ormai il principio del tutto e subito. L'importante che si ottenga il risultato perché non c'è il tempo di fronteggiare la sconfitta, la sofferenza e l'amarezza di un'aspettativa infranta. Per questo motivo l'atto del "seminatore" è un fatto tremendamente attuale in questa società post-moderna per il significato profondo che porta con sé. Può aiutarci a comprendere l'importanza di mettere in campo le nostre skills in modo fruttuoso per assaporare il gusto dell'attesa dei risultati.
Il "seminatore" simboleggia quindi la costruzione interiore in quanto non ci rende passivi e rassegnati nell'attesa della creazione, ma ci pone in un atteggiamento propositivo, fruttuoso e costruttivo.
Dr. Pierluigi Ricci - Psicologo