23 novembre 2022

LA GRATITUDINE

Essere grati significa esprimere sentimenti di gratitudine verso qualcosa o qualcuno. Molte scuole di pensiero ritengono l'espressione della gratitudine un qualcosa di fondamentale importanza. 

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Ma perché la gratitudine è così fondamentale? 

Molte ricerche hanno dimostrato che la gratitudine è strettamente correlata con la felicità. Infatti, molti Psicologi sostengono l'idea che l'espressione stessa della gratitudine faccia bene alla salute psico-fisica. 

Per le Neuroscienze, la gratitudine produce maggiori livelli di soddisfazione, porta allo sviluppo del pensiero ottimistico e al miglioramento delle relazioni interpersonali. Svariati studi presenti in letteratura scientifica hanno evidenziato come l'espressione della gratitudine migliori anche le abilità empatiche e di problem solving. Inoltre, è stato evidenziato come essa riduca le emozioni deleterie prodotte da un ambiente sociale più ostile. 

Lo psicologo Emmons sostiene che la gratitudine sia costituita da due elementi principali: il primo, consiste nel riconoscimento che nella nostra vita e nel mondo in cui viviamo ci siano cose buone; il secondo, consiste nel riconoscimento che la sorgente di questi aspetti siano anche al di fuori di se stessi. 


Benefici della gratitudine 

- Migliori capacità empatiche

- Migliori capacità di problem solving

- Maggiori livelli di soddisfazione

- Sviluppo del pensiero ottimistico 

- Riduzione delle emozioni tossiche

- Raggiungimento della felicità

- Riduce lo stress psicologico 

- Miglioramento delle relazioni interpersonali

- Facilita il raggiungimento degli obiettivi

- Aumenta l'autostima

La gratitudine può essere allenata in quanto è stato dimostrato che quanto più la pratichiamo, tanto più saremo in sintonia con essa e godremo dei suoi benefici. Pochissimi valori sono così nobili e potenti quanto l'essere riconoscenti verso gli altri. Questo è un mezzo molto potente per conoscere, unire e creare legami con gli altri. "Io ti sono grato per quello che sei, per le tue doti, per i tuoi pregi, per le tue peculiari qualità e per la tua unicità".

Questi benefici, oltre ad essere i benefici psicologici della gratitudine, aiutano anche a ridurre l'attaccamento al materialismo, insito nella società odierna, scarna di valori, che secondo quanto dimostrato da molteplici studi massimizza il senso di insoddisfazione, infelicità e bassa autostima. I benefici dell'espressione della gratitudine riducono lo stress psicologico portandoci a massimizzare la salute e il benessere psico-fisico. 

La gratitudine è non solo la più grande delle virtù, ma la madre di tutte le altre. (Cicerone)

Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo



01 novembre 2022

I pensieri intruisivi - 2 tecniche per liberarsene

Tutti noi nella vita abbiamo sperimentato almeno una volta situazioni o periodi particolarmente sfidanti. Giornate in cui non vediamo l'ora che arrivi la sera per distenderci sul nostro comodo letto, rilassarci ed andare a dormire. Ma è proprio lì, che inizia il problema! La mente inizia a produrre una quantità abnorme delle cose che ci sono capitate nella giornata e delle esperienze vissute. 

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Dal momento che non possiamo controllare ogni cosa, in special modo, le cose che accadono nel mondo esterno, la cosa fondamentale da fare è accettare questa condizione. Questo è il primo passo di un percorso di cambiamento che possa guidarci attivamente nell'affrontare le sfide quotidiane. Il secondo passo fondamentale da compiere, consiste nello sviluppare efficaci capacità e strategie per gestire i pensieri intruisivi e negativi

Ma cosa sono i pensieri intruisivi?

Questi possono essere spiegati attraverso la metafora dello scienziato Marquis. Questa metafora fa riferimento ad una sorta di "ruota del criceto" che si trova all'interno della nostra testa e che si attiva molto intensamente nei periodi particolarmente sfidanti della nostra vita. L'obiettivo di questa "ruota" è istigarci, metterci in dubbio, farci dubitare dei nostri pensieri e delle nostre azioni. Preme sulle nostre insicurezze generando insoddisfazione, infelicità e frustrazione. Favorisce la generazione di stati ansiogeni e ci intrappola in un loop di pensieri negativi. 

Le Neuroscienze hanno dimostrato che, in un solo giorno, la mente è in grado di generare una quantità enorme di pensieri pari a 50.000. Con ciò, ci riferiamo al nostro dialogo interiore, ovverosia il modo in cui la regione cerebrale della neocorteccia comunica costantemente. Tale regione infatti, è responsabile del pensiero razionale e del problem solving.  

Come possiamo liberarci dalle stringenti catene dei pensieri intruisivi e negativi? 

Una delle strategie che possiamo utilizzare per liberarci dalla trappola dei pensieri intruisivi consiste nel modificare il rapporto che che abbiamo con i nostri pensieri. Possiamo agire per sviluppare la capacità innata umana di osservare i pensieri in maniera più distaccata valutandone l'intensità tenendo presenti i nostri valori cardine della nostra vita interiore. 

1 - La tecnica della defusione cognitiva. 

Dal momento che il distacco dai nostri pensieri necessita di molto allenamento, sviluppare un buon "osservatore interiore" si fonda sull'abilità di diventare più consapevoli dei nostri pensieri. Inoltre, possiamo allenarci e mettere in pratica la tecnica della defusione cognitiva. Questa tecnica consiste nel "vedere" un certo pensiero realmente per ciò che è, ovvero un insieme di parole che hanno preso forma nella nostra mente, ma che possono essere vere o assolutamente false. Ciò che fa realmente la differenza, è la quantità di attenzione che decidiamo di dargli, la prospettiva attraverso cui li guardiamo. 

2 - La tecnica del dispunting. 

Un'altra tecnica fondamentale per "correre al riparo" dal pensieri intruisivi e negativi è sicuramente quella del disputing. Tale tecnica consiste nel mettere in discussione tutte quelle credenze che danno vita ai nostri pensieri permettendo la creazione di nuovi schemi mentali più funzionali. Uno dei vantaggi di questa tecnica, oltre al miglioramento della qualità dei pensieri, è l'aumento della propria autostima. 

"Percepire un nuovo aspetto di sé stessi è il primo vero passo verso il cambiamento del concetto di Sè" (Rogers)

Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo



Alzheimer: killer silenzioso del millennio

Oggi sono molte le patologie neurologiche che influenzano lo stile di vita e ciò che fa la differenza rimane la prevenzione. L'Alzheimer...