Cos'è la rabbia?
La rabbia è un'emozione primaria universale che deriva dall'istinto di difendersi per tutelare la propria sopravvivenza. Quindi, non deve essere necessariamente vista come un'emozione a connotazione negativa dato che essa ha una funzione adattiva. Per tale motivo la rabbia non è di per sé un'emozione negativa. Ciò che è negativo invece è il modo in cui la percepiamo e come ci comportiamo quando ci sentiamo arrabbiati.
Come dice Nardone, "la rabbia è come la piena di un fiume: più si cerca di arginarla e più aumenta, fino a rompere gli argini e a travolgere tutto".
La rabbia dà origine a un flusso energetico molto forte. Non bisogna combattere la rabbia, ma è necessario trovare delle modalità funzionali per gestirla, canalizzarla e trasformarla, volgendo la sua forza a nostro favore. In questo modo possiamo usarla per raggiungere i nostri obiettivi, per affermare il nostro punto di vista e per promuovere i nostri diritti evitando che vengano calpestati.
Ma come funziona il "cervello arrabbiato"?
Le Neuroscienze Cognitive evidenziano che un ruolo fondamentale è svolto dall'amigdala, che è una regione cerebrale strettamente connessa con le emozioni negative, l'aggressività e quindi con la rabbia. Insieme all'amigdala, anche la corteccia cingolata anteriore e la corteccia orbitofrontale hanno un ruolo nei comportamenti aggressivi che scaturiscono dalla rabbia e svolgono un ruolo fondamentale nella presa di decisione sulla valutazione delle conseguenze di tali comportamenti.
Quando la rabbia si impossessa di noi può svilupparsi in due direzioni: o implodere dentro di noi o esplodere verso l'esterno. Entrambe queste direzioni sono estremamente disfunzionali e per questo motivo occorre trovare strategie per gestire questo stato d'animo.
La rabbia può essere gestita e ora vedremo come.
- Identificare le cause scatenanti
- Imparare a riconoscere e conoscere i segnali che precedono lo "scoppio" della rabbia
- Valutare la propria rabbia
- Allontanarsi mentalmente dalla situazione
- Cambiare prospettiva
- Sostituire i comportamenti disfunzionali adottando condotte più funzionali
- Interrompere il flusso della rabbia
- Esercizi di respirazione
Imparare queste tecniche di gestione della rabbia è fondamentale e permette di salvaguardare la salute e il benessere psico-fisico dell'individuo. Non bisogna dimenticare che sperimentare momenti di rabbia o provare uno stato d'animo negativo è fisiologico, ma quando questo stato ci ostacola e diventa cronico tramutandosi nell'emozione dominante che proviamo, allora è il momento di rivolgersi ad un bravo Psicologo. Insieme a lui si avrà la possibilità di riconoscere i segnali e le motivazioni da cui scaturisce la rabbia e imparare come gestirla.
Dott. Pierluigi Ricci - Psicologo