12 agosto 2024

Il Mal d'estate - Il Summer Blues

Solitamente a livello culturale si collegano al periodo estivo sentimenti di felicità, vacanze leggerezza, divertimento e spensieratezza, una sorta di risveglio dopo i passati mesi di letargo invernale. Tuttavia, non per tutti è così. Molte persone si ritrovano a sperimentare sentimenti di ansia, angoscia appena le giornate si allungano e le routine lavorative si spezzano. A tal proposito il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali DSM, pur non prevedendo una categoria diagnostica specifica per identificare questo tipo di sofferenza, indica comunque una specifica definita "disturbi con andamento stagionale" per ciò che riguarda la sofferenza associata a specifici periodi dell'anno. 

In linea generale i predittori del malessere stagionale estivo sono le zone di abitabilità, l'età ed il genere. Per questo, mentre molti si ritrovano a condividere foto ai Caraibi o alle Maldive a divertirsi spensierati, altri si ritrovano nel buio delle loro stanze a piangere e a stare male, ma non per invidia, ma per disagio e malessere dati dal fatto che lo spazio mentale per essere rilassati e spensierati sia poco o completamente azzerato. Nel periodo estivo i tempi si dilatano, tutto rallenta, la scuola finisce e alcuni lavori si fermano e per questo il fermo dalla frenetica routine di tutto l'anno può portare a sentirsi bloccati, persi. 

Ci si ritrova quindi con sé stessi, con i propri pensieri e sentimenti, talvolta sopiti e nascosti sotto attività quotidiane che affiorano chiedendo di essere visti, sentiti ed ascoltati. Ma nel momento in cui non si riesce a vivere come gli altri, gioiosi e spensierati, si inizia anche a sentirsi sbagliati e diversi e ciò porta ad un circolo vizioso di isolamento che peggiora con un senso di inadeguatezza, solitudine e vuoto. 

Ciò si verifica dal momento che, avere un'attività quotidiana routinaria, alla quale ci si dedica con mente e corpo, permette si percepire sé stessi con uno scopo, un sogno da inseguire, un qualcosa da realizzare con le proprie abilità. Nel momento in cui questo viene meno, si possono sperimentare sentimenti di apatia, ansia, depressione, tono dell'umore basso, difficoltà a mangiare o a dormire rendendo le menti inquiete e tormentate. 

Secondo alcuni studio, questo stato potrebbe essere provocato dall'aumento della luce solare che, nonostante faccia stare molto bene alcuni, provoca sofferenza in altri a causa dell'aumento di cortisolo, ormone legato allo stress che produce uno squilibrio nei livelli di serotonina, ormone legato al buon umore. A peggiorare ciò sicuramente è il periodo in cui viviamo. Le conseguenze della pandemia da Covid-19 hanno influito negativamente soprattutto nei giovani che si trovano bloccati nelle loro camerette nel desiderio di fare esperienza del mondo ma avendo timore e sperimentando disagio per i rapporti sociali che hanno subito cambiamenti drastici che non hanno permesso di coltivare competenze sociali e relazionali necessarie al benessere psichico. 

Per quanto si voglia far finta di niente illudendosi che questa sia una soluzione, il nascondere il disagio e la sofferenza non fa altro che aumentarla e far sentire ancora peggio. Come tutti i sentimenti, anche questi, seppur spiacevoli, devono essere ascoltati, compresi ed accettati. Questa è la prima strada per ritrovare la serenità. 

Dr. Pierluigi Ricci - Psicologo e Neuropsicologo 

Alzheimer: killer silenzioso del millennio

Oggi sono molte le patologie neurologiche che influenzano lo stile di vita e ciò che fa la differenza rimane la prevenzione. L'Alzheimer...